STOP alla violenza sulle donne. Il progetto pilota con il Centro Antiviolenza La Nara di Prato.

Speciali

La campagna per l’eliminazione della violenza di genere nasce in collaborazione con il Centro Antiviolenza La Nara, e ha un obiettivo chiaro: far sapere che sul territorio esiste un luogo sicuro dove le donne possono trovare ascolto, protezione e supporto. 

Se sei una donna vittima di violenze psicologiche, fisiche, sessuali, economiche o stalking, o se ne sei testimone, non restare in silenzio.

Chiama il 0574 34472 - Centro Antiviolenza La Nara di Prato oppure il 1522 numero nazionale gratuito attivo 24h su 24. Parla con operatrici specializzate in totale anonimato.

Se noti un comportamento violento a bordo, non voltarti dall’altra parte: segnalalo subito al personale o alle autorità competenti. 

Sui nostri autobus c’è posto per il rispetto. Sempre.

Perché abbiamo scelto di impegnarci su questo tema?

Ad oggi (dati di ottobre 2025) l’Osservatorio nazionale femminicidi lesbicidi trans*cidi, ha registrato:

  • 70 femminicidi
  • 3 suicidi indotti di donne
  • 1 suicidio indotto di un ragazzo trans
  • 1 suicidio indotto di una persona non binaria

Si tratta di morti indotte da violenza di genere ed eterocispatriarcale.

Inoltre, ci sono almeno altri 62 tentati femminicidi riportati nelle cronache online di media nazionali e locali e almeno due  figlicidi, di due ragazzi uccisi dal padre. (https://osservatorionazionale.nonunadimeno.net/) 

Secondo i dati istat del 2022 e 2023, l'8,2% delle donne di 14-59 anni ha subito molestie sessuali negli ultimi tre anni, con una prevalenza del 2,7% sui mezzi pubblici. 

at è tutti i giorni in strada. Trasporta, sposta, muove migliaia di persone, fra cui più del 60% è di genere femminile.

L’autobus deve garantire sicurezza, essere affidabile e rassicurante, uno spazio libero e un’esperienza condivisa.  

L’autobus deve diffondere, sensibilizzare, parlare con la comunità anche di questi temi, perché facendolo si possono contrastare i fenomeni di violenza.

at è azienda attiva nella sensibilizzazione contro la violenza di genere, utilizzando autobus e touchpoint aziendali come strumenti di comunicazione sociale. 

Vorrei che voi mi vedeste

Dal 25 novembre sarà esposto al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci il progetto fotografico e narrativo “Vorrei che voi mi vedeste” che abbiamo co-prodotto.

Un titolo che richiama il fatto che la violenza di genere si nutre di invisibilità. È da questa consapevolezza che nasce il progetto, promosso dal Centro Antiviolenza La Nara con il sostegno del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci. Un’iniziativa che sceglie il linguaggio universale dell’arte – fotografia e narrazione – per raccontare ciò che troppo spesso resta nascosto.  

La mostra è visitabile gratuitamente negli orari di apertura del museo.

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