Rosa Parks Day. 1955 - 2025
L’autobus è uno spazio pubblico e condiviso. Ogni giorno ci si sale per andare al lavoro, a scuola, a un appuntamento. È un luogo dove le storie si incrociano e, a volte, dove nasce il cambiamento.
Ed è proprio su un autobus che, il 1° dicembre 1955, iniziò una delle pagine più importanti dei diritti civili.
Rosa Parks, sarta di Montgomery, tornava a casa dopo una giornata di lavoro. Quando l’autista le chiese di cedere il posto a un passeggero bianco – come imponevano le leggi segregazioniste dell’epoca – lei disse semplicemente “no”. Un gesto fermo, pacifico, che le costò l’arresto ma che fece la storia.
Il suo rifiuto accese il boicottaggio dei bus di Montgomery, una protesta che durò 381 giorni e che portò alla fine della segregazione sui mezzi pubblici. Con quel gesto di dignità e coraggio, Rosa Parks mostrò come uno spazio comune possa diventare un luogo dove affermare diritti, uguaglianza, comunità.
A settant’anni da quel 1955, il Rosa Parks Day è l’occasione per ricordare che l’autobus non è solo un mezzo: è un ambiente sociale dove convivono generazioni, esperienze, necessità diverse.
Un luogo che ha il potere e il compito di unire e rappresentare tutti.
L'autobus deve essere uno spazio aperto, accessibile, sicuro, dove ogni persona ha valore e diritto di sentirsi accolta.
Perché il cambiamento – grande o piccolo – può iniziare anche da qui, dal sedile di un autobus.


