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76° Estate Fiesolana

La 76° Estate Fiesolana propone ogni sera un evento diverso, da giugno a settembre.

Se sei un nostro abbonato, puoi acquistare i biglietti degli eventi che trovi in elenco a prezzo agevolato e vivere la tua estate in modo economico e sostenibile. Per raggiungere il Teatro Romano di Fiesole, usa la linea 7 del servizio urbano di Firenze.

Ricorda di portare con te la ricevuta di acquisto dell'abbonamento (digitale o cartacea) ed esibirla all'ingresso insieme al biglietto della serata.


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Eventi

A vent’anni dalla scomparsa del poeta Izet Sarajlić, il cantore di Sarajevo testimone della tragedia della Bosnia, che più di tutti i poeti del Novecento è riuscito a raccontare la grande ferita della guerra, Erri De Luca suo amico e fratello di poesia, Cosimo Damiano Damato e l’ensemble Minuscola Orchestra Balcanica di Giovanni Seneca con Anissa Gouizi e Gabriele Pesaresi, gli rendono omaggio portando in scena. Le rose di Sarajevo. Lo spettacolo ha debuttato con un sold out da teatro delle Muse di Ancona in apertura dell’Adriatico Mediterraneo Festival.
De Luca e Damato, hanno già raccontato insieme altre storie, per il cinema (Tu non c’eri), al teatro (Se i delfini venissero in aiuto) e in un libro (L’ora X, una storia di lotta continua). Storie nate su tavole robuste. Due generazioni che stanno dalla stessa parte, con lo stesso sguardo civile e condividono la stessa poesia, le stesse battaglie.

1°settore € 22,00 anziché € 26,00 (più costo del servizio on line)

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Vinicio Capossela tratteggerà la figura del poeta e diplomatico in uno spettacolo di musica e teatro, in cui il recente brano “Ariosto governatore” andrà ad aggiungersi ad altre “tracce ariostesche” da sempre presenti nel repertorio del cantautore.

1° settore € 34,50 anziché € 40,25 (più costo del servizio on line)
2° settore € 25,00 anziché € 29,90 (più costo del servizio on line)

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Tre grandi mancini che hanno fatto la storia del calcio argentino.
OMAR SIVORI incantava l’Argentina degli anni ’50 nel pieno del boom economico.
DIEGO ARMANDO MARADONA, el pibe de oro, il più grande di sempre, col suo calcio spettacolare e fantasioso divenne un idolo degli anni ‘80 –‘90 per un popolo che usciva dai problemi della recessione e della dittatura del Generale Videla.
LIONEL MESSI, enfant prodige del calcio moderno, diventa un eroe nazionale nell’Argentina del default a partire dai primi anni del nuovo millennio.
Tre storie potenti raccontate dalla voce di FEDERICO BUFFA.
A impreziosire il racconto, Alessandro Nidi al pianoforte e Mascia Foschi al canto.

1° settore € 25,00 anziché € 29,90 (più costo del servizio on line)
2° settore € 20,00 anziché € 23,00 (più costo del servizio on line)

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Irene Grandi e il suo raffinato progetto “Io in Blues”, in cui ripercorrerà brani di Etta James, Otis Redding, Willie Dixon, Tracy Chapman, Sade, ma anche di Pino Daniele, Lucio Battisti, Mina, oltre ad alcune tracce della stessa Irene, arrangiati in chiave rock-blues.
 

2° settore € 20,00 anziché € 23,00 (più costo del servizio on line)

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Riconosciuta come una delle principali cantautrici della sua generazione, Suzanne Vega, classe 1959, è emersa come una figura di spicco del revival della musica folk dei primi anni Ottanta quando, accompagnandosi con la chitarra acustica, cantava nei club del Greenwich Village canzoni folk originali.
Suzanne debutta nel 1985 con un primo album omonimo, Suzanne Vega, che viene ben accolto dalla critica. Tiene concerti sold-out in molte delle venue più famose al mondo e diventa celebre la sua propensione per spettacoli privi di drammi esteriori o epiche scenografie, ma che trasmettono emozioni intime e profonde. Vega canta con una voce che Rolling Stone definisce «chiara e risoluta» e La Repubblica come «calda e distaccata, tesa tra psicodramma e anelito di libertà».
Per dare una voce al mondo della musica, messo a dura prova dalla pandemia esplosa nel 2020 e per sostenere la musica indipendente dal vivo, Suzanne Vega, a Ottobre 2020, si esibisce in diretta streaming dall’iconico Blue Note Jazz Club di New York: un evento che diventa subito un simbolo dell’unione di musicisti, operatori dello spettacolo e organizzatori di tutto il mondo. Per l’occasione Vega riunisce, oltre a più di ottanta venue e promoter indipendenti negli USA, la formazione al completo di An Evening of New York Songs and Stories (2019), suo ultimo album, e sale sul palco con il collaboratore di lunga data Gerry Leonard alla chitarra (a lungo collaboratore anche di David Bowie).

1° settore € 24,00 anziché € 28,75 (più costo del servizio on line)
2° settore€ 20,00 anziché € 23,00 (più costo del servizio on line)

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Come nella poesia di Wystan Hugh Auden che dà il titolo allo spettacolo, così tentiamo un’indagine su cosa sia l’amore, oltre. Oltre le frasi fatte. Oltre i tutorial sentimentali, oltre la melassa dei romanticismi preconfezionati e oltre le infinite narrazioni d’amore che da film, libri e canzoni si sono stratificate in noi, rendendoci ostaggi di modelli e copioni. Tutto in amore appare oggi già visto, già sentito, già noto E allora proviamo se non altro a cercarla, questa verità. Ostinatamente, poniamoci la domanda su cosa sia l’amore e cosa invece la sua mitologia, spesso distorta, spesso falsata, spesso ingannevole. Chissà, magari potremmo scoprire che siamo tutti devoti a una menzogna, e che chiamiamo sbrigativamente amore ciò che andrebbe piuttosto chiamato attrazione, infatuazione, affetto. O forse l’amore non sarà tutte queste cose mescolate insieme? Ma con quali dosi? Ed ha una data di scadenza? Le storie raccontate da Stefano Massini si intrecciano con la canzone d’autore di Luca Barbarossa per coinvolgere il pubblico in un viaggio, in un caleidoscopio di immagini, in un grande gioco di stimoli, sensazioni, suggestioni e sensibilità. L’amore sotto la lente del microscopio, l’amore sul banco degli imputati, l’amore sul lettino dell’analista, l’amore sulla partitura dell’orchestrale L’amore che ci circonda, ovunque. Eppure non sai bene cosa sia.

2° settore € 20,50 anziché € 24,00 (più costo del servizio on line)

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Boomers è un salto nei ricordi, nei frammenti di memorie condivise di un piccolo mondo neanche troppo antico, ma tramontato, sepolto nella rapida trasformazione del paesaggio, del costume, della dipendenza da tecnologie portatili e pervasive. Boomers è una sorta di banca della memoria in forma di gioco, disegnato da chi quel piccolo mondo non l’ha vissuto ma solo reinventato. Tutto si svolge nel bar della Jole, tornano i personaggi degli Album di Paolini ma nulla è più come prima. Sono ancora tutti giovani ma ovviamente, non sono più reali, sono personaggi di una storia, incontrati in un gioco, che costringe al movimento continuo, ad uccidere per non essere ucciso, per proseguire nel gioco. Si muore continuamente in Boomers, ma non è grave, tocca solo ricominciare da capo. Nel bar della Jole, quando Jole canta succede qualcosa… il meccanismo del gioco costringe a muoversi, ad agire anche se si vorrebbe star fermi, ad aspettare… Boomers tira fuori conflitti, dinamiche, percorsi, errori storici, occasioni perdute del passato prossimo, di una generazione che ha avuto un impatto pesante sul pianeta sia in termini ecologici che in termini tecnologici ed economici. Ma nel contempo una generazione che ha prodotto menti brillanti, personalità, energie e idee che quell’impatto hanno cercato di combatterlo. Le nuove tecnologie mettono in crisi la trasmissione dell’esperienza e la funzione maieutica della memoria. Lo spettacolo nasce dall’esperienza di un autore che ha fondato sulla memoria una parte importante del suo lavoro e oggi si interroga su quali siano le risposte possibili del teatro (luogo della finzione e della rappresentazione per vocazione) ad un mondo in cui esperienze virtuali e reali sono sempre più mescolate senza gradi di separazione netti.
Sul palco Patrizia Laquidara prenderà le sembianze di Jole, personaggio mitico degli Album, ex partigiana, ex prostituta, gestiva e gestisce il bar-centro-del-mondo attorno al quale tutte le storie si snodano Marco Paolini, narratore da corpo e voce al coro dei personaggi delle storie del bar della Jole. In un processo di lavoro ormai consolidato nella creazione dei suoi spettacoli Marco Paolini ha mosso i primi passi in questa creazione nell’estate del 2022. Ora, dopo averne filtrato parole e note, affronta un percorso produttivo nuovo che vedrà un primo allestimento per l’estate in una forma più concertistica e un allestimento invernale per i palcoscenici della prosa. Boomers è una coproduzione Jolefilm e Teatro Stabile del Veneto e si inserisce nella cornice dei progetti legati a Fabbrica del Mondo.

1° settore € 26,00 anziché € 31,00 (più costo del servizio on line)
2° settore € 21,50 anziché € 25,30 (più costo del servizio on line)

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1° settore € 24,00 anziché € 28,75 (più costo del servizio on line)
2° settore € 17,00 anziché € 20,00 (più costo del servizio on line)

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Quello di Telemaco, il figlio di Odisseo, è un viaggio alla ricerca del padre. Un viaggio per costruire l’immagine di un padre mai visto. Ma è anche, per il cantore, la ricerca della storia mancante. Degli altri eroi si conosce la fine, chi morto sotto le mura di Troia come Achille, chi ucciso dalla moglie al proprio ritorno, come Agamennone, chi felice a casa come Menelao con la sua sposa ritrovata, Elena. Di Odisseo si sono perse le tracce, sembra uscito di scena, sospeso dal grande racconto. È da otto anni nell’isola di Calipso, colei che nasconde. 
Odisseo, l’eroe del poema, lo vedremo solo nel quinto canto, ma di lui, con una trovata drammaturgica meravigliosa, sapremo tutto nei primi quattro canti, che restituiscono a Telemaco il padre ed a noi l’eroe protagonista.
Massimiliano Cividati e Sergio Maifredi ci guidano attraverso i primi quattro canti dell’Odissea, cucendo i versi, rammendando il racconto, tessendo divagazioni per poi tornare alla trama, facendo viaggiare l’azione sulla musica dal vivo di Gennaro Scarpato e Andrea Zani.

Posto unico € 10,00 anziché € 13,80 (più costo del servizio on line)

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È il primo canto di Odisseo. È il racconto con cui inizia la “versione di Odisseo”. Odisseo dipana per Alcinoo il filo delle sue avventure ed inizia con gli “effetti speciali”, con il ciclope Polifemo, certo di catturare l’attenzione del re e di ottenere da lui navi per tornare ad Itaca.
Mario Incudine, artista di straordinario talento, attore, cantante, scrittore, affronta a suo modo questo “canto”. Lo trasforma in un vero e proprio canto con musiche scritte appositamente da Antonio Vasta, suo fidato collaboratore.

Il Ciclope di Omero si contamina con la riscrittura di Pirandello e di Sbarbaro, entrambi “traduttori” del Ciclope di Euripide. Ed è interessante notare che Pirandello lo traduca a ridosso della prima guerra mondiale e Sbarbaro della seconda. Il Ciclope anche questo è: la forza bruta contro l’intelligenza, la violenza contro l’accoglienza.

Posto unico € 10,00 anziché € 13,80 (più costo del servizio on line)

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In Penelope, Odisseo ritrova un suo doppio. Penelope è astuta almeno quanto il suo sposo.

È stata astuta nel tener testa ai pretendenti, inventando l’eterno gioco della tela, ed è astuta ora nel saggiare chi dice d’essere suo marito. E se Telemaco e la Nutrice possono credere che l’uomo che hanno davanti è il re di Itaca, che è tornato, che ha ucciso i proci ed ha ristabilito l’ordine, a Penelope questo non basta. Lo mette alla prova ancora una volta. Ordina alle ancelle di spostare il letto nuziale. Solo lei e Odisseo sanno che quel letto è intagliato nel tronco di un secolare ulivo che affonda le radici nella terra dei padri. “Nessun umano lo può spostare!” dice lo straniero.

E Penelope si scioglie in un pianto trattenuto da vent’anni. La notte la passeranno ad aversi e a ritrovarsi. Raccontandosi due decenni trascorsi nell’attesa e nel ritorno.

Posto unico € 10,00 anziché € 13,80 (più costo del servizio on line)

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Penelope ha deciso di porre fine all’attesa: sarà sposa di chi, tra i proci, saprà tendere l’arco di Odisseo. I pretendenti si preparano alla sfida; tra loro, sotto i dimessi stracci del mendìco, si cela Odisseo. Quando l’arco sarà nelle sue mani, Odisseo non esiterà a stoccare il dardo che trafiggerà la gola di Antinoo, il più arrogante dei pretendenti. Le porte della reggia si serrano come le reti di una tonnara. La mattanza ha inizio.

Moni Ovadia, in una lectio magistralis, ci farà riscoprire il rito civile della lettura ed i due grandi viaggi che segnano la civiltà occidentale, il viaggio di Odisseo e il viaggio di Abramo. Ovadia corre sulle onde dell’Odissea arrivando all’Itaca di quello straordinario poeta che è Kostantinos Kavafis.

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Il dio Eolo ha dato a Odisseo l’otre che imprigiona i vènti contrari al ritorno ad Itaca. I compagni di Odisseo aprono l’otre, i vènti si scatenano e i marinai sono in balìa del mare per nove giorni.

I giganti Lestrigoni massacrano parte dei compagni di Odisseo, indi finalmente giungono all’isola di Circe. La bella dea trasforma gli uomini in porci facendo loro scordare il ritorno. Odisseo riuscirà a liberare i suoi compagni ed a riprendere il viaggio.
Paolo Rossi trova infiniti spunti da questo canto per chiosare ogni suo pensiero sulle donne di Omero e non solo. La sua lettura sa restituirci personaggi e anfratti dell’Odissea, che altrimenti rischiano di perdersi, fagocitati dall’insieme.

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