Centro Pecci, Prato

Il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato è la prima istituzione italiana progettata da zero con l’obiettivo di presentare, collezionare, documentare e supportare le ricerche artistiche di arti visive e performative, cinema, musica, architettura, design, moda e letteratura. Tutte espressioni del contemporaneo che avvicinano le persone ai grandi temi della vita e della nostra società.
Se sei un nostro abbonato acquista il biglietto delle mostre a prezzo agevolato. Ricorda di presentare la ricevuta di acquisto del tuo abbonamento alla biglietteria.
Attualmente in mostra:
- Smisurata. Opere XXL dalla Collezione del Centro Pecci - fino al 8 settembre 2025
- La marcia dell’uomo. Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi - fino al 14 settembre 2025
- Davide Stucchi. Light Lights - fino al 2 novembre 2025

Smisurata. Opere XXL dalla Collezione del Centro Pecci
dal 31 maggio al 8 settembre 2025
Un progetto espositivo del Centro Pecci con Ibrahim Kombarji.
La collezione crea comunità, radica il museo nel territorio e permette a chi abita la città e la regione di riunirsi attorno a un patrimonio comune. Smisurata dedica attenzione a opere di grande formato della collezione del Centro Pecci.
Maggiori informazioni: https://www.centropecci.it/programma/mostre/smisurata/

Davide Stucchi. Light Lights
dal 31 maggio al 2 novembre 2025
Prima mostra personale dedicata da un'istituzione all'opera di Davide Stucchi.
Light Lights è la prima personale di Davide Stucchi (Vimercate 1988) in un’istituzione italiana. L’esposizione presenta sculture realizzate dall’artista tra il 2019 e il 2025 ispirate al tema della luce, che trasformano la percezione dello spazio espositivo e del corpo di chi visita la mostra.
Maggiori informazioni: https://www.centropecci.it/programma/mostre/davide-stucchi-light-lights/

La marcia dell’uomo. Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi
dal 31 maggio al 14 settembre 2025
L’installazione video, proiettata su tre grandi schermi, affronta le repressioni culturali e i grandi rimossi della storia come il colonialismo italiano in Africa. Ispirata a filmati d’epoca, girati tra la fine dell’Ottocento e gli anni Sessanta, “La marcia dell’uomo” mostra lo sguardo distorto e violento dell’Europa verso l’Africa.
Maggiori informazioni: https://www.centropecci.it/programma/mostre/yervant-gianikian-e-angela-ricci-lucchi-la-marcia-delluomo/