MASSA-CARRARA, 12 giugno 2025 – Un confronto aperto, schietto ma molto costruttivo, così il Presidente di at- autolinee toscane, Gianni Bechelli, commenta il convegno che la Cisl e la Fit Cisl di Massa-Carrara, assieme alla Fit Cisl regionale della Toscana, hanno organizzato, mercoledì 11 giugno 2025, in Provincia a Massa-Carrara, alla presenza del prefetto e delle istituzioni locali. “Abbiamo discusso in maniera aperta ma costruttiva – spiega Bechelli – mettendo al centro il tema fondamentale della mobilità collettiva e quindi del trasporto pubblico locale su gomma, mossi dalla comune convinzione, che è una delle leve fondamentali da azionare se vogliamo costruire un Paese più sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale. I dati sono inequivocabili come dimostra lo studio del Politecnico di Milano che ha certificato come sul totale delle emissioni di gas clima-alteranti che inquinano l’aria che respiriamo, la percentuale degli autobus, compresi anche quelli vecchi a gasolio, sia pari solamente allo 0,7%.  Ad esempio, per andare da Piazza Stazione a Massa a Piazza Betti a Marina di Massa con un'auto si immettono nell’aria bus 865 grammi di Co2, con un bus 365 grammi di Co2”.

Per il Presidente at, quindi, è quindi necessario che azienda, istituzioni, sindacati e lavoratori si muovano per un obiettivo comune: “rendere sempre più attraente e attrattiva la mobilità collettiva”. 

“Ma per riuscirci - avverte Bechelli - dobbiamo fare delle scelte chiare e lungimiranti perché la situazione del trasporto pubblico locale su gomma, purtroppo, è difficile. In questi anni abbiamo assistito a una forte contrazione dei clienti anche a causa del Covid (solo ora il tpl si sta riavvicinando ai numeri del 2018-2019) e a un forte aumento dei costi a causa dell’inflazione e dell’aumento delle spese per le fonti energetiche. A fianco di queste difficoltà ci sono poi i nodi strutturali del personale con un costante calo di persone che vogliono fare il lavoro di autista. Sia per ragioni economiche, gli stipendi di certe categorie di lavoratori in certe realtà come Milano o Firenze o Bologna non consentono più di vivere dignitosamente a una famiglia normale visti i costi altissimi a cominciare dall’abitazione. Sia per ragioni che io definisco di civismo, perché al lavoratore che svolge una funzione utile alla comunità come il lavoratore del tpl non viene riconosciuto dalla nostra società il giusto ruolo che ricopre a vantaggio di tutti noi (la stessa cosa avviene anche in altri servizi essenziali come la sanità o la scuola).  Servono, dunque, più risorse al tpl. Su questo tutti siamo concordi. Anche la Commissione trasporti della Camera dei deputati con un documento bipartisan ha chiesto che sia garantito il fabbisogno minimo, per mantenere l’attuale livello di servizio, di almeno 1800 milioni per ottemperare al rinnovo del contratto nazionale e per coprire gli aumenti dei costi. Purtroppo, sono anni che il tpl è sottofinanziato e ciò sta provocando gravi conseguenze: è cronaca quotidiana in varie realtà italiane la riduzione di corse e servizi come risposta all’aumento dei costi. In Toscana questo non è avvenuto grazie alla presenza di at-autolinee toscane e di Ratpdev”. 

La Toscana, ha spiegato il Presidente Bechelli, è “un campo di azione strategico: far bene qui è un segnale nel mondo dato che la Toscana è conosciuta ovunque nel pianeta. Siamo, ad esempio, la prima e fin qui unica regione dove, ovunque, su ogni bus, da Zeri in Lunigiana a Santa Maria Novella a Firenze, il nostro cliente sale a bordo e fa il biglietto con la carta col sistema tip-tap. Siamo, come ha sottolineato il Prefetto, un’azienda che ha messo telecamere per la sicurezza su ogni bus e che può sapere in tempo reale dove si trova ogni bus ogni minuto grazie al sistema avm”.

 

L’avvio non è stato semplice. “È stato faticoso partire nel novembre del 2021 dato che ci mancavano in Toscana oltre 300 autisti e più di 300 bus – ricorda Bechelli-. In più avevamo ereditato bus molto vecchi con una età media di quasi 15 anni.  Oggi, invece, l’età media è scesa poco più di 10 anni. Ad esempio, a dicembre 2021 a Massa-Carrara c’erano 141 bus, di questi ben 67 avevano più di 15 anni e 33 da 9 a 15 anni. In pratica quelli “più giovani” erano solo 41, di questi 31 avevano da 4 a 8 anni e 10 avevano da 0 a 3 anni”. 

Qui sta ad esempio una delle ragioni di sofferenza sui mezzi piccoli, da 7-8-9 metri che servono a coprire il servizio nei paesi della montagna di Massa e di Carrara e certe aree della Lunigiana. “È un problema che abbiamo subito soprattutto la scorsa estate e che via via abbiamo ridotto con l’arrivo di nuovi mezzi e nuove intese con imprese locali. In questi primi 3 anni, del resto, a Massa -Carrara abbiamo portato 31 nuovi bus, in gran parte bus da 10 o 12 metri per il servizio urbano, quelli bianchi, o extraurbano (quelli blu). Quelli piccoli invece non erano previsti in numero elevato perché gran parte del servizio bus in Lunigiana, dove si usano soprattutto mezzi piccoli, a novembre 2023 sarebbe andato in gestione ad altre aziende- spiega il Presidente at - . Poi così non è stato, ma ora le condizioni pare che ci siano”.

 

Per Bechelli non c’è da nascondere “le difficoltà che ci sono state e che ci sono, ma vanno inserite in un quadro che le collochi nella giusta dimensione. Anche perché, nonostante i disagi nelle corse per i paesi montani di cui ci scusiamo con i nostri clienti, il servizio a Massa-Carrara ha numeri, molto elevati, in linea con il resto della Toscana. Nel 2024 abbiamo coperto il 97,64% dei km programmati sia urbani che extraurbani, superando il 98% nel servizio urbano fra Massa e Carrara. Percentuali che nei primi mesi del2025 sono ulteriormente migliorate col 98,56% nel totale e il 98,94% nell’urbano fra Massa e Carrara. Anche i sondaggi ci dicono che i nostri servizi sono apprezzati. I voti medi sono oltre la sufficienza, ma quello che colpisce è che chi usa i nostri bus ci attribuisce le valutazioni migliori. Sono coloro che non salgono sui bus a darci voti meno positivi “.

“Naturalmente si può sempre migliorare grazie al confronto costruttivo con le istituzioni locali – aggiunge Bechelli -. A Massa, ad esempio, appena arrivati abbiamo risolto l’annoso problema delle autiste che non avevano servizi igienici dedicati aprendo una nuova sede per autisti vicino a Piazza Stazione dotata anche di biglietteria. A Carrara assieme al Comune abbiamo realizzato un infopoint-biglietteria in piazza Mazzini che ora offre un servizio quotidiano ai cittadini. Con i Comuni della costa realizziamo numerose corse ad hoc, a partire dal servizio notturno estivo Lungomare By Night che oramai è divenuto un servizio ordinario e che nell’estate 2024 ha toccato quasi 17mila viaggi. Ma anche in Lunigiana, dove la situazione è più complessa proprio per il T2, le relazioni sono costanti e costruttive. Ad esempio, a Zeri grazie anche all’amministrazione comunale, abbiamo realizzato un servizio molto efficiente”. 

Adesso però, è l’invito del Presidente at “dobbiamo aumentare la qualità del servizio e quindi è fondamentale il rapporto coi comuni realizzando un progetto per le corsie preferenziali protette da telecamere e per semafori intelligenti”.

Intanto però nel momento in cui il T2 andrà in porto (e qui Bechelli ha ringraziato “il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti per il gran lavoro che coi sindaci della Lunigiana ha fatto per trovare la soluzione”), il servizio bus di at-autolinee toscane subirà un incremento di corse e un aumento nella frequenza a Massa, a Carrara, a Montignoso e in Lunigiana.

“Oggi – sintetizza Bechelli - sono già divenute parte integrante del servizio ordinario per l’estate sia il Lungomare By Night, sia il collegamento nei fine settimana con Pian della Fioba. Col T2 ci saranno più km coperti e se, le istituzioni locali saranno favorevoli, ci saranno più servizi. Ad esempio, vi sarà una linea estiva da Cinquale Montignoso a Fossa Maestra a Carrara cadenzata per tutta la giornata.  Raddoppieranno i collegamenti dalla stazione FS di Avenza con Carrara e con Marina di Carrara. A Massa vi sarà una corsa ogni 10 minuti da Piazza Stazione e Viale Europa verso Piazza Betti e il Nuovo Ospedale Apuano. Ospedale Apuano che sarà poi collegato con una Linea bus specifica con Pontremoli e Aulla e quindi con la Lunigiana”.